Barletta è un comune, capoluogo insieme ad Andria e Trani, della provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia.
Il territorio comunale fa parte del bacino della valle dell’Ofanto e, oltre ad essere bagnato dall’omonimo fiume, che funge come linea dividente tra Barletta e Margherita di Savoia, ne ospita anche la foce.
Il comune di Barletta, che comprende la frazione Canne, sito archeologico ricordato per la celeberrima battaglia vinta nel 216 a.C. da Annibale, è stato riconosciuto come città d’arte dalla Regione Puglia nel 2005 per le sue bellezze architettoniche.
Le prime testimonianze su Barletta, citata come Bardulos nella Tavola Peutingeriana, risalgono al IV secolo a.C. Tra il IV e il III secolo a.C. fu lo scalo marittimo di Canusium, centro di maggior rilievo perché nell’entroterra, oltre alle risorse naturali, vi era anche un clima salubre, poiché lontano dalle acque stagnanti e paludose dei fiumi che scendevano a valle.Particolare è l’aneddoto sull’origine dello stemma cittadino. La leggenda racconta che il signore dell’antica Bardulos accompagnato dalle milizie cittadine, avesse ucciso in battaglia il capo dei pirati saraceni che avevano attaccato la città. Al ritorno in città, giunto nei pressi delle mura, pulì quattro delle sue dita ancora sporche di sangue, su una delle porte urbiche. Il sangue delle dita sarebbe rappresentato, nell’attuale stemma, dalle quattro striature orizzontali di colore rosso. Curioso è notare che la città adriatica dirimpettaia, Dubrovnik (già Ragusa), ha uno stemma identico, mentre Ravello in Costa d’Amalfi, i cui nobili controllarono a lungo le Puglie, ha stemma identico ma con una fascia in meno.
Tra i monumenti di interesse storico e culturale ricordiamo la Concattedrale di Santa Maria Maggiore, la basilica del santo Sepolcro, la chiesa di San Gaetano, la chiesa di San Giacomo e la chiesa di Sant’Andrea.
All’interno del cimitero locale, sul finire degli anni sessanta è stato eretto il monumento commemorativo dei caduti slavi della Prima e della seconda guerra mondiale. L’intera struttura ricopre una superficie che descrive un rettangolo avente lati pari a 70 e 20 metri, ergendosi per un’altezza di 11 metri. Interamente realizzata in cemento armato, si sviluppa su due piani, con un notevole effetto scenografico ed architettonico. Tra i palazzi storico ricordiamo il palazzo della Marra, uno dei più prestigiosi esempi di architettura barocca in Puglia. Il Teatro Comunale di Barletta, intitolato al compositore Giuseppe Curci, è situato nel pieno centro cittadino, di fronte al Palazzo di Città. Naturalmente non si può perdere il Castello Svevo di Barletta, eretto dai Normanni nella seconda metà del XII secolo. Una gigantesca statua in bronzo si erge in corso Vittorio Emanuele, è caratterizzata da un uomo in vesti imperiali tardo-romane e bizantine, come mostrano il diadema e l’indumento circolare tipico dei militari di alto rango, presenti sul capo. La statua, nota a livello cittadino come “Eraclio”, risale probabilmente alla prima metà del V secolo.
Porta Marina costituisce l’unico esempio rimanente delle antiche porte che cingevano la città di Barletta ed è situata nella piazza.
Tra gli eveni da non perdere ricordiamo la festa patronale. Questa festa viene celebrata fin dal 1732, in seguito al terremoto che nel 1731 aveva colpito vaste aree del foggiano e del barese, lasciando quasi illesa la città di Barletta, se non per lievi danni alle abitazioni e da allora, ritenendo la Madonna ancora una volta protettrice, la festa viene ricordata ogni anno nella seconda domenica del mese di luglio.