Canne della Battaglia

Canne era un’antica città della Puglia, che sorgeva a 54 m s.l.m. sopra un’altura posizionata sulla riva destra dell’Ofanto, a 9 km dal mare. Celebre per la famosa Battaglia di Canne, oggi nella località chiamata Canne della Battaglia (Barletta), si possono trovare resti archeologici di grande interesse.

Le prime testimonianze su Canne risalirebbero alla fine dell’età della pietra. A supportare questa tesi vi sono dei reperti, rinvenuti nei pressi dell’antica città, ossia grotte neolitiche, ceramiche e statue, mura megalitiche e un menhir, scoperto nel 1938 durante uno scavo archeologico.

Tra i monumenti di interesse storico e culturale ricordiamo anche

l’ Antiquarium di Canne della Battaglia: inaugurato nella primavera del 1958 dall’allora ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, il museo documenta gli insediamenti umani nel territorio di epoca preistorica, classica, apulo-greca e medievale (ornamenti in bronzo e ambre, corredi tombali, ceramiche, antefisse, iscrizioni, monete di epoca bizantina). Presenta inoltre una ricca collezione di vasi dauno-peucezi dipinti a disegni geometrici risalenti al IV-III secolo a.C., provenienti dai sepolcreti di Canne.

Il complesso termale di San Mercurio: tra il 2002 e il 2005 sono state condotte indagini archeologiche nell’area del complesso termale di San Mercurio, che hanno messo in luce una cisterna con il relativo impianto idrico. Nell’estate del 2008 l’Amministrazione comunale, d’intesa con l’Archeoclub, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia e la Direzione dell’Antiquarium di Canne della Battaglia, ha promosso un campo di ricerca didattico di scavo archeologico, al fine di recuperare e valorizzare il territorio cannese e in particolar modo il complesso termale.

La masseria Canne, ormai ridotta ad un rudere, rappresenta una delle numerose vecchie costruzioni rurali del territorio. Nelle vicinanze della masseria stessa si trova la Fontana di San Ruggero (XII secolo), testimonianza della vita pastorizia e contadina del medioevo, abbellita da un portale d’ingresso del XVII secolo.

Lascia un Commento