Comunicato Stampa di Confindustria Puglia – I dati e le cronache

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Fabio Danese

COMUNICATO STAMPA
Confindustria Puglia e le Sezioni Provinciali-Turismo
-I dati e le cronache-

Bari, 19 settembre 2012 – La lettura dei giornali sulla situazione economica del settore turistico impone
un ulteriore contributo da parte di Confindustria Puglia con l’obiettivo non certo di confutare né
avvallare chi, tra i nostri colleghi, con tanta sicurezza, dà una impietosa lettura di presunti dati
consuntivi e ancor di più attribuendone totale responsabilità alla politica ed ai suoi organismi.

Il nostro obiettivo, al di là di ogni sterile polemica, è sull’azione da farsi per continuare ad affrontare il
futuro con sguardo attento ad un presente difficile e congiunturale sui temi dello sviluppo e della tenuta
di ogni livello economico ed occupazionale.

Siamo fortemente consapevoli e convinti che il posizionamento sui mercati ed il gradimento generale
della marca turistica Puglia sia in grande ascesa, per consenso e diffusione in Italia e all’estero e questo
anche grazie all’indirizzo complessivo voluto dall’Assessorato Regionale al Turismo di raccordarci
sistematicamente all’ambiente e alla cultura come infrastrutture di un unico comparto in una visione
moderna e creativa della attività istituzionale di promozione turistica.

Azioni ed investimenti che hanno ritorni di medio periodo e che unitamente alla azione positiva dei
nostri aeroporti pugliesi, hanno innegabilmente migliorato la raggiungibilità del territorio e contribuito
alla sua immagine all’estero.

In ultimo, imprescindibile, il ruolo di tutta l’imprenditoria turistica che con impegno e professionalità ha
consentito l’avvio di attività destagionalizzate, attraverso il recupero di una offerta non solo balneare.
In questo scenario, oggi coordinato nell’azione dalla nuova Agenzia Puglia Promozione, attuando un
disegno di legge sulla governance che abbiamo atteso per tanti anni, si inquadrano le politiche di
settore e la crescita della nostra destinazione in un contesto di crisi internazionale maggiormente
sentito in una Italia non più leader dei mercati.

Il “dato numerico” quando definitivo è elemento di analisi e di strategia sul da farsi e sul punto specifico
l’osservatorio regionale sarà il miglior contributo ad un sereno e tempestivo dibattito sull’andamento del
mercato e sulla validità delle azioni.

Ed inoltre, la crisi e il mutamento dei processi di acquisto da parte di un mercato sempre più globale ed
orientato all’one-to-one con percezione sensibile all’immagine delle destinazioni tanto quanto al
rapporto prezzo-qualità, ci impone una azione inderogabile nella direzione del Distretto e del sistema di
imprese uniti nella logica della: qualità, professionalità e innovazione.

Continuiamo a credere nella necessità di un leale confronto con le Istituzioni, peraltro mai negato, sulla
centralità dell’impresa turistica nel dibattito strategico della promo-commercializzazione allargato ad
ogni politica di settore per il sostegno e lo sviluppo delle imprese e del territorio.

 

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